Sul nostro sito settimana dopo settimana vi parliamo di luoghi naturali da raggiungere a piedi, attraverso escursioni più o meno lunghe e di varia difficoltà. Ma un altro modo di vivere la natura in maniera sostenibile è senza dubbio la bicicletta. Nella nostra penisola ci sono numerosi percorsi ciclabili immersi in scenari mozzafiato, dalla montagna al mare. Ne abbiamo testato qualcuno e vogliamo darvi con questo articolo 5 idee per una gita sulle due ruote nel Nord Italia. Buone pedalate!
1. Trentino Alto Adige – La Ciclabile della Val Pusteria
La pista ciclabile della Val Pusteria collega le città di Rio Pusteria e San Candido, in provincia di Bolzano, per una lunghezza totale di 61 km. Il dislivello è di circa 400 metri. Si può percorrere sia in salita che in discesa, utilizzando il treno, con apposito vagone per il trasporto bici, per fare ritorno alla città di partenza. Tra le località toccate dalla pista ci sono Dobbiaco (una deviazione permette di raggiungere il suo lago) e Brunico, con il suo delizioso centro storico. Da San Candido si può proseguire in terra austriaca arrivando fino a Lienz.
2. Lombardia/Veneto – Pista Ciclabile del Mincio
La Pista Ciclabile del Mincio, nota anche come Ciclovia Peschiera-Mantova o Mantova-Peschiera, si snoda lungo le alzaie del fiume Mincio, a cavallo tra Veneto e Lombardia. Ha una lunghezza di circa 40 km e attraversa il Parco del Mincio. Si parte dal lago, per la precisione dal centro di Peschiera del Garda, elegante cittadella fortificata. Dopo pochi km un altro gioiello ci attende: è Borghetto, con i suoi bar e ristoranti con vista sul fiume. Da qui si può effettuare una breve deviazione per visitare Valeggio sul Mincio e il Parco Sigurtà. Si procede sempre in leggera discesa fino a giungere al Lago Superiore che ci porta infine nel cuore di Mantova, imperdibile città d’arte.
3. Lombardia – Piste Ciclabili dei laghi di Varese e Comabbio
Ai piedi delle Prealpi si apre il Lago di Varese, completamente circondato da un anello ciclopedonale della lunghezza di 27 km che si può percorrere in circa tre ore. A largo della costa di Biandronno si trova l’Isolino Virginia, riconosciuto dall’Unesco nel sito seriale “Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi”. È raggiungibile via battello dalla primavera all’autunno. All’altezza della località Cassinetta, tra lo stabilimento Whirlpool e la Palude Brabbia si dirama un tratto di pista, in parte asfaltato e in parte sterrato della lunghezza di 4.4 km che mette in collegamento la pista del Lago di Varese con quella del Lago di Comabbio. Si arriva così a Varano Borghi dove consigliamo di proseguire in direzione Ternate. Si lambisce il Parco Berrini (ampio spazio verde in riva al lago) e in breve si raggiunge il punto più suggestivo della pista, un pontile in legno sospeso sull’acqua. Lo sviluppo totale della ciclabile è di 12 km.
4. Liguria – Lungomare Europa
In Liguria sono numerosi gli esempi di piste ciclabili ricavate lungo il sedime delle vecchie ferrovie dismesse. In provincia di La Spezia da segnalare il percorso tra Levanto, Bonassola e Framura; nell’imperiese c’è un interessante collegamento tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti; in provincia di Savona invece si trova l’itinerario di cui vogliamo parlarvi, il Lungomare Europa. Si tratta di pochi km tra Varazze e Cogoleto, da cui si può proseguire lungo la passeggiata a mare fino a raggiungere Arenzano. Il Lungomare Europa ci regala stupendi scorci panoramici a due passi dal mare, e da Arenzano si sviluppano interessanti sentieri escursionistici nel Parco del Beigua.
5. Emilia Romagna – Pista Ciclabile Destra Po
È lunga più di 100 km e collega la pianura con il mare. La pista ciclabile Destra Po attraversa la provincia di Ferrara, partendo da Stellata, villaggio ai piedi dell’argine. Dopo una trentina di km si transita nei pressi del capoluogo, che si può raggiungere con una deviazione che porta nel cuore della città estense. A Serravalle il Po si dirama: non seguiremo più il suo corso principale ma proseguiremo lungo il Po di Goro. Dopo aver attraversato l’Oasi del Bosco di Santa Giustina giungiamo in località Gorino, dove si può ammirare un caratteristico ponte di barche. Ormai manca pochissimo: la sacca di Goro si apre davanti a noi e lasciata la bici possiamo proseguire a piedi fino al Faro, da cui si apre la vista sul Mar Adriatico.
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