Gli Stretti di Giaredo sono una delle meraviglie naturali della Lunigiana, nell’Appenino Tosco-Emiliano. Si trovano al confine tra i comuni di Pontremoli e Zeri, in provincia di Massa-Carrara. In passato erano conosciuti anche come “Gole del Gordana”, dal nome del torrente che le attraversa. Si tratta di un suggestivo canyon dove si può ammirare da vicino la magia della pietra scavata dall’acqua.
Il percorso è più “acquatico” che di trekking vero e proprio. Fatta eccezione per il tratto iniziale che è una semplice passeggiata, si passa poi alla parte più avventurosa. Per attraversare gli Stretti di Giaredo si deve camminare infatti nel letto del torrente. Alcune vasche vanno inoltre risalite a nuoto: indispensabile dunque saper nuotare. Non è comunque un’esperienza pericolosa: non ci sono problemi di corrente. La gola può essere percorsa anche in autonomia, ma consigliamo di affidarvi a una guida che vi potrà fornire l’equipaggiamento adatto. Oltre al caschetto è consigliabile infatti utilizzare una muta. L’acqua del torrente è molto fredda e attraversarla senza protezioni può essere un’esperienza poco piacevole. Il luogo è davvero selvaggio e stupisce per i suoi colori e riflessi. L’acqua è tanto fresca quanto cristallina e ci si sente piccoli al cospetto delle enormi pareti di roccia ai lati.
Anteprime
Come raggiungere il sito
Dall’autostrada A15 prendere l’uscita Pontremoli. Seguire le indicazioni verso Zeri e imboccare la sp37. Dopo qualche km si troverà un’insegna che indica gli Stretti di Giaredo. Si può lasciare l’auto in una piazzola sterrata. In pochi minuti di sentiero si raggiunge il torrente.
Da vedere nei dintorni: Pontremoli e gli altri centri della Lunigiana. Da qui transita anche la famosa Via Francigena.
Ringraziamo il nostro fan Claudio La Porta, guida ambientale escursionistica di Season Trail Guide che ci ha fornito il materiale fotografico di questo articolo.
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