La Storia
La località di Oropa, situata a 1200 metri circa d’altezza sopra la città di Biella, è molto nota in Italia e all’estero per il suo santuario mariano, dedicato alla Madonna Nera. Un enorme complesso che affonda le sue radici nel lontano XIII secolo. Agli inizi del Seicento venne costruita la Basilica Antica, cui seguì, a cavallo tra Ottocento e Novecento, la costruzione dell’imponente Basilica Nuova. Ma forse non tutti sanno che ad Oropa c’è anche un Sacro Monte, che venne costruito tra il 1620 e il 1720 lungo la collina che sale in modo parallelo dall’altra parte della strada rispetto al santuario. Nel progetto originale il Sacro Monte e il santuario formavano un nucleo armonico unico e ben percettibile, ma le costruzioni successive hanno fatto venire meno questo insieme. Al pellegrino che oggi sale ad Oropa la Via Sacra pare quasi nascosta dalla vegetazione e dall’inevitabile colpo d’occhio prospettico dell’immenso santuario che cattura l’attenzione. L’opera di costruzione del Sacro Monte fu promossa da padre Fedele da San Germano. Le cappelle dovevano essere venti, ma ne furono edificate solo dodici. Dal punto di vista architettonico è evidente la somiglianza con la basilica antica: le maestranze che lavorarono al santuario si occuparono infatti anche del Sacro Monte.
Itinerario di visita
Il Sacro Monte di Oropa resta dunque oggi abbastanza isolato rispetto al resto del complesso, tanto che risulta quasi difficile al visitatore riuscire a capire dove ha inizio la Via Sacra. Dal parcheggio situato sotto la Basilica Antica bisogna scendere a piedi lungo il ciottolato fino a raggiungere la strada che sale da Biella. All’altezza del cartello stradale con la scritta “Oropa” sbarrata ha inizio la Via Sacra, che si snoda lungo la salita del Monte Oretto. Non c’è una vera e propria strada delimitata, ma si sale invece tra i prati, che nella stagione invernale lasciano spazio alla neve viste le frequenti e abbondanti nevicate.
Le cappelle sono molto vicine tra di loro, tranne le ultime che sono più distanziate, e raccontano storie della vita di Maria. Nei pressi di ogni cappella un cartello esplicativo illustra gli aspetti storici ed artistici. Non è però facile cogliere nel loro insieme le rappresentazioni scultoree e pittoriche: la presenza di fitte grate infatti rende poco visibili le scene interne allo spettatore, specialmente in condizioni di scarsa luce. La cappella più significativa e di più alto valore artistico è senz’altro l’ultima, la dodicesima (foto 6), che rappresenta l’incoronazione di Maria. È la più grande e la più ricca di statue, oltre 150, tra angeli, santi, la Madonna, la santissima Trinità, Adamo ed Eva. Dopo aver visitato l’ultima cappella invece di scendere dal percorso di salita si può scendere dalla via crucis che conduce al piazzale della basilica superiore. In alternativa si può scendere fino alla sesta cappella e prendere la strada a sinistra che riporta verso i parcheggi.
Tempo di visita: 30 minuti circa (solo salita), 1.5 km di lunghezza a/r, dislivello 100 metri.
Territorio ed escursioni
Oltre all’imponenza delle strutture religiose il fascino del complesso di Oropa è dato anche dall’ambiente in cui si trova il santuario, che costituisce una meravigliosa quinta naturale. La conca di Oropa rappresenta un mondo a parte, sospeso tra la pianura e le Alpi Biellesi. Per ospitare un santuario mariano di tale importanza dunque non poteva essere scelto un luogo simbolico migliore. Alle spalle della Basilica Nuova si staglia la mole del Monte Mucrone (2335 metri), una delle innumerevoli mete escursionistiche della zona, insieme all’omonimo lago. Dal santuario si può partire alla scoperta di un territorio ricco di sentieri e possibilità di escursioni, a piedi oppure in funivia arrivando in pochi minuti al Rifugio Savoia a 1900 metri circa. Chi ama le ferrate può invece cimentarsi con la via ferrata del Limbo.
Una delle passeggiate classiche è quella che conduce al Monte Mars, a 2600 metri, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta. Sentieri che sono stati calcati per secoli dai pellegrini: ogni 5 anni infatti si ripete una tradizione che prosegue da oltre 400 anni, la processione che parte dal comune valdostano di Fontainemore. L’ultima edizione si è svolta nel 2015 con migliaia di pellegrini che hanno camminato per dodici ore per fare visita alla Madonna Nera.
Anteprime
Tracciato GPS
Il tracciato prende il via dall’inizio della Via Sacra e sale fino all’ultima cappella
Come raggiungerlo
Raggiungere Biella (uscita Romagnano Sesia dalla A26 o uscita di Carisio dalla A4) e seguire le indicazioni per il santuario di Oropa. Parcheggi disponibili nel piazzale sottostante la basilica antica o nei pressi della basilica superiore.
Da vedere nei dintorni: la città di Biella con il suo antico borgo del Piazzo.
Per informazioni: www.sacromonte-oropa.com
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