Un luogo apparentemente inospitale trasformato in una risorsa per la comunità. Il Sentiero dei Grotti di Cevio, capoluogo della Valle Maggia, permette di conoscere da vicino la storia di un paese e di una valle da sempre profondamente legata alla pietra. Non a caso “Sentieri di pietra” è proprio il titolo di una serie di interessanti prospetti, disponibili presso gli uffici del turismo della valle, con cui è possibile andare alla scoperta della storia dei singoli paesi. Tra questi percorsi c’è anche quello di cui vi stiamo parlando: “Cevio e i grotti” (qui si può scaricare il prospetto).
Il sentiero è percorribile da tutti e non presenta particolari difficoltà. Si tratta di un percorso ad anello della durata di 45 minuti. La partenza è da Cevio Vecchio, nei pressi del Museo di Valmaggia. Seguiamo l’indicazione per i punti 1-6 per iniziare il nostro giro. Fin da subito la meraviglia è tanta per le opere che l’uomo con tanta fatica è riuscito a realizzare in uno spazio così inospitale. Sembra quasi di visitare un villaggio di hobbit, o di gnomi, tra porticine nella roccia e muschio in gran quantità. Ci troviamo letteralmente in mezzo ai sassi, residuo di una grande frana causata dal crollo della parete rocciosa soprastante. In un’area di circa due ettari la popolazione del posto ha scavato oltre sessanta cantine, i grotti appunto. Vani che venivano utilizzati per conservare cibo e vino. Li possiamo ammirare da vicino, anzi dall’interno: molte di queste strutture possono essere visitate semplicemente aprendo il portone (ricordarsi poi di chiuderlo sempre). Scopriremo così la grande differenza di temperatura tra l’esterno (specie se la visita avviene nei mesi caldi) e l’interno di queste cantine, rinfrescate dalle correnti d’aria sotterranee.
Tra i macigni improvvisamente appare un castagno, all’altezza del punto numero due. Da qui il percorso si divide: proseguiamo in salita. In alcuni punti non è sempre facile mantenere l’orientamento, specie se si fa qualche deviazione per osservare i singoli grotti. Di regola vi consigliamo di seguire le scalinate di pietra. Se sentiamo il rumore fragoroso del fiume siamo sulla strada giusta: da qui il percorso continua in discesa passando da uno spiazzo su cui campeggia un grosso macigno. Troviamo poi un’indicazione del sentiero, che continuiamo a seguire fino a ritornare al bivio col grosso castagno. Da qui si ridiscende all’inizio e si segue l’indicazione per il punto 7, da non perdere. Possiamo infatti ammirare un blocco gigantesco di 10.000 m³, sulla cui cima si trova un giardino pensile.
Anteprime
Video
Tracciato GPS
Il tracciato gps prende il via dal parcheggio della chiesa, di fianco alla cantonale. Nel tracciato sono presenti alcune deviazioni dal percorso principale per la visita ai singoli grotti.
Come raggiungere il sito
Arrivando dalla sponda varesina del Lago Maggiore proseguire fino a Zenna, quindi seguire le indicazioni per Locarno. Arrivando dall’autostrada A2 Svizzera uscire a Bellinzona Sud e seguire per Locarno. Superato l’aeroporto di Locarno alla rotonda successiva girare a sinistra e imboccare l’autostrada A13 Svizzera in direzione Locarno. Prendere l’uscita “Centovalli/Onsernone/Vallemaggia/Losone”. All’altezza di Ponte Brolla proseguire dritti per la Valle Maggia evitando la deviazione a sinistra per le Centovalli. Risalire la valle fino a Cevio, dove si può parcheggiare nei pressi della chiesa o delle scuole.
Per informazioni sulla Valle Maggia: www.ascona-locarno.com
Informazioni sui sentieri di pietra: www.vallemaggiasecrets.ch
Da vedere nei dintorni: a Cevio si trova il Museo di Valmaggia, a Maggia si può ammirare la Cascata del Salto
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